Le malattie da sovraccarico biomeccanico sono da anni le malattie professionali più frequenti.1
I dati disponibili consentono di analizzare le cause a cui le malattie sono state attribuite. I fattori fisiologici sono la prima delle cause in tutti gli anni del periodo analizzato. I dati disponibili consentono anche di analizzare le malattie per settore produttivo in cui ha operato il lavoratore (e comunque riconducibile la malattia).


Sono 16 i settori produttivi in cui sono presenti l’80% delle WMSDs sia nel loro complesso che per le singole malattie.
Appare con molta evidenza che il settore con più casi di malattie riconosciute è quello delle costruzioni (edilizia e installazioni/manutenzione di impianti elettrici, idraulici e termici) cui segue l’agricoltura nelle sue diverse suddivisioni. A seguire la metalmeccanica, l’alimentare, i servizi.
Non si tratta propriamente di indicatori di rischio in quando i dati non sono rapportati al numero di lavoratori. Per la natura della malattia professionale, si tratta di esiti di esposizioni pregresse.
Un profilo di rischio settore per settore
Concentrando l’attenzione sulle tipologie di malattia più frequente, e raggruppando in particolare le diverse definizioni di malattie del rachide, si propone di seguito una descrizione della loro presenza nei diversi settori.Emerge un interessante profilo di rischio che caratterizza i singoli settori, non molto dissimile da quello che ci aspetteremmo in base alle modalità di effettuazione del lavoro.
1 A livello nazionale, le “Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (M00-M99)” costituiscono la percentuale maggiore delle malattie professionali denunciate ad INAIL con valori oscillanti tra 64,85% nel 2017 e 69,9% nel 2021. A queste vanno aggiunte la maggior parte delle “Malattie del sistema nervoso (G00-G99)” che comprendono in particolare “G56.0 Sindrome del tunnel carpale”. Valori simili sono quelli delle malattie professionali accertate con valori compresi tra 66,8% nel 2017 e 71,19% nel 2021 per le malattie del sistema osteomuscolare e 13,97% nel 2017 e 14,91% nel 2021 per le malattie del sistema nervoso. (INAIL. Tabelle nazionali con cadenza semestrale. Analisi della numerosità delle malattie professionali. Dati rilevati al 31 ottobre 2022). L’analisi degli OPEN DATA INAIL resa disponibile da CIIP (Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione) tramite una specifica funzione, conferma il primato di queste malattie anche per l’anno 2022.
2 WMSDs: OPEN DATA INAIL e CIIP – Presso le pagine WEB della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP) è resa disponibile una modalità di consultazione degli OPEN DATA INAIL. Nella sezione “Dati semestrali 2017-2022” è presente in particolare una sezione che consente di analizzare le malattie professionali. Un primo dato che risulta evidente è che la maggior parte delle malattie professionali riconosciute nel periodo sono quelle definite WMSDs (= Work-Related Musculoskeletal Disorders) ovvero malattie muscolo scheletriche che in gran parte sono correlate ad attività con sovraccarico biomeccanico. Nella stessa sezione “Dati semestrali 2017-2022” è presente una sottosezione che consente di analizzare le malattie da sovraccarico biomeccanico (WMSDs) con un approfondimento specifico la cui base dati è un’estrazione del 31/10/2022 degli OPEN DATA INAIL.